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La bella espressione di san Paolo che fa da titolo al nostro libretto ci suggerisce immediatamente l'atteggiamento favorevole per vivere l'Avvento e il tempo di Natale: è dinamico, anzi, addirittura atletico. «Corro» perché «la meta» desiderata mette in movimento tutte le fibre del credente. L'attesa dell'incontro con Cristo e la certa speranza di ciò che la liturgia ci propone accendono il "motore" spirituale del desiderio; anima, mente, cuore e corpo si compattano «di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo» e si dirigono decisamente e operosamente a «guadagnare Cristo e ad essere trovati in Lui» (cfr. Fil 3,8-9). Lo slancio cui ci chiama il percorso del tempo del Mistero dell'Incarnazione del Signore è insieme affettivo, intellettuale, operativo, relazionale, mistico e creativo. È ancora Paolo che lo sintetizza mirabilmente: «Mi sforzo di correre per conquistarla (la meta), perché anch'io sono stato conquistato da Cristo Gesù!» (cfr. Fil 3,12). È parso quasi naturale accostare all'intensità delle intuizioni paoline un grande discepolo che dell'Apostolo prese il nome e la missione evangelizzatrice: le introduzioni alle varie settimane liturgiche sono dunque tutte tratte da testi di papa san Paolo VI, che alla gioia cristiana dedicò l'importante esortazione apostolica per l'anno santo 1975 (Gaudete in Domino) e che lasciava trasparire in ogni aspetto del suo ministero di essere «conquistato da Cristo».